Il movimento surrealista fu fondato a Parigi da un piccolo gruppo di artisti e scrittori. Esso utilizzava elementi dei suoi predecessori, quali il Dadaismo e il Cubismo, per creare qualcosa di sconosciuto che cambiò totalmente il modo in cui l’arte veniva concepita. I suoi membri si concentravano sul subconscio come mezzo per sbloccare il potere dell’immaginazione. Essi disprezzavano il razionalismo e il realismo letterario e credevano che una mente cosciente reprimesse immaginazione e creatività. Il surrealismo divenne il movimento artistico più influente del ventesimo secolo.
Salvador Dalí era noto per la sua arte spontanea e una grande personalità pubblica, questi 2 elementi lo aiutarono a emergere rispetto agli altri surrealisti. Una sua citazione la diceva lunga: “La differenza tra me e i surrealisti è che Io sono Surrealista”.
La figura di Dalì assume un'importanza fondamentale in qualità di pioniere del movimento. Fu coinvolto in tutti gli aspetti della creazione artistica: pittura, scultura, progettazione, disegno, cinema, moda, ecc. Seppe inoltre applicare il concetto di surrealismo a tutto ciò che intraprendeva. La sua audacia e la sua attitudine ribelle verso l’arte e la politica lo tennero in disparte dagli altri e gli consentirono di creare alcuni dei dipinti più famosi e riconoscibili del XX secolo.
Il suo stile anticonvenzionale e le sue idee, talvolta oltraggiose, furono molto ricercate anche nell’ambito del settore commerciale in contesti come: moda, fotografia, pubblicità e cinema. Tali attività portarono il suo stile all’attenzione di un enorme pubblico popolare.
Dalí e le sue opere non lasciarono solamente tracce indelebili all’interno del mondo artistico surrealista, l’influenza della sua arte invase infatti il mondo intero. Anche vent’anni dopo la sua morte chiunque ha familiarità almeno con una sua opera. Il nome Dalí è sinonimo di magia e resta un’icona.