Questa settimana il Dalí Universe annuncia l’apertura della mostra “Salvador Dalí a Siena, da Galileo Galilei al Surrealismo” nella città di Siena.
Gli ambienti rinascimentali del Palazzo Piccolomini delle Papesse, sito nel tessuto medioevale della via di Città, riaprono le porte dopo 12 anni, e tornano a essere luogo di diffusione culturale in occasione dell’apertura dell’esposizione dedicata al maestro del Surrealismo.
Il cuore della mostra curata da Beniamino Levi, Presidente del Dalí Universe, riguarderà le opere in bronzo ideate da Salvador Dalí e offrirà al pubblico l’occassione di avvicinarsi agli aspetti meno noti della produzione dell’artista catalano.
Circa centoventi opere autentiche di Salvador Dalí, tra sculture di diverse dimensioni, illustrazioni, opere in vetro e arredi, facenti parte della Collezione Dalí Universe, saranno esibite a partire da sabato 19 settembre, presso il prestigioso Palazzo delle Papesse, costruito nel 1460, per volontà della sorella di papa Pio II, Caterina Piccolomini.
L’esposizione svelerà al pubblico il rapporto tra Salvador Dalí e la scienza attraverso la sua produzione artistica. Dalí inizió a interessarsi alla scienza già in giovane età: leggeva articoli scientifici, collezionava libri che trattavano gli argomenti piú disparati e seguiva le nuove scoperte con grande entusiasmo. La sua era piú di una semplice curiosità, l’artista catalano applicava le idee e le teorie dei matematici, genetisti, ottici e di molti altri studiosi alla sua arte.
Particolare attenzione è stata dedicata alla presentazione delle grafiche della serie Medicina e Scienza e Quinze gravures in relazione alla tematica della mostra e al legame che il Palazzo delle Papesse ebbe con Galileo Galilei che, nel 1633, vi trascorse alcuni mesi e fece delle osservazioni della luna dall'altana del palazzo, collocata sul tetto dell'edificio.
Nelle illustrazioni Medicina e scienza, Dalí celebra otto luminari della scienza che hanno cambiato il mondo grazie alle loro scoperte aggiungendo la sua visione surrealista.
Nelle grafiche della serie Quinze gravures, Dalí rappresenta alcune icone della storia dell’arte. In Mercurio, l’artista catalano illustra il messaggero degli dei mentre porta il Caduceo, oggi simbolo della medicina, con due serpenti attorcigliati attorno al bastone alato. Nella grafica appare una “doppia immagine”, un omaggio a Crick e Watson e alla loro scoperta del “segreto della vita”: la doppia elica del DNA, icona che Dalí illustrò in molte opere.
La mostra è curata dal Dalí Universe, società con una delle più grandi collezioni private di opere d’arte dell’artista al mondo, diretta da Beniamino Levi, con il supporto di Phantasya per gli allestimenti e i contenuti multimediali.
“Di tutti gli esponenti del Surrelismo, Salvador Dalí fu l’unico a incarnare e vivere pienamente i principi fondamentali” afferma Beniamino Levi. “Il percorso che abbiamo organizzato all’interno del Palazzo delle Papesse di Siena svelerà al pubblico le opere del Dalí scultore, Dalí illustratore, Dalí designer e Dalí matematico, con l’obiettivo di far conoscere e apprezzare la poliedricità del maestro del Surrealismo”.
“Siamo estremamente onorati di poter presentare la Collezione Dalí Universe a Siena, all’interno degli splendidi ambienti del Palazzo delle Papesse”, annuncia Beniamino Levi, “la mostra - Salvador Dalí a Siena, da Galileo Galilei al Surrealismo - segnerà una nuova vita per il Piccolomini, offrirà la possibilità al pubblico di tornare a visitare la sua splendida architettura e rivivere la bellezza della città di Siena ammirando le opere di Salvador Dalí”.
L’apertura della mostra “Salvador Dalí a Siena, da Galileo Galilei al Surrealismo” sarà preceduta dalla conferenza stampa, in programma per giovedì 17 settembre 2020 alle ore 12,00 e dall’inaugurazione, fissata per il giorno venerdì 18 settembre 2020.