Salvador Dalí e le donne del Surrealismo

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Domenica, 22. Novembre 2015

Cherchez la femme: Donne e Surrealismo, è stata la prima mostra commerciale dedicata al Surrealismo dove sono state esposte opere di sole donne, tenuta quest’anno da Sotheby’s a New York. Nel periodo Surrealista ci furono molte pittrici e scultrici donne, che vennero per lo più ignorate poichè messe in ombra dai loro colleghi uomini molto più famosi. La mostra celebrava queste donne artiste durante il picco del Surrealismo, e ha raccolto più di cinquanta capolavori di artiste surrealiste internazionali, alcune sconosciute, altre molto più note. Dalí, all’apice della sua carriera, durante gli anni 30’ e 40’, conobbe e ebbe diversi incontri con molte di queste donne: Leonor Fini, Dora Maar, Leonara Carrington, Frida Kahlo, Kay Sage, alcune più note di altre.  La verità è che le donne del movimento surrealista a volte venivano considerate semplicemente come muse ispiratrici (vero è che Dora Marr fu per molti anni  l’amante di Picasso che non possiamo considerare un puro surrealista, ma sicuramente fu un contemporaneo di Dalí). In molti possiamo citare dipinti di Salvador Dalí o Max Ernst, oppure visualizzare il dipinto di Magritte Il figlio dell’uomo, con la mela sospsa di fronte al viso dell’uomo. È molto più difficile ricordare un dipinto di una donna surrealista.

Frida Khalo, l’artista surrealista più famosa del Messico, dipinse ed espose le sue opera negli Stati Uniti durante gli anni ’30; la sua opera più famosa è probabilmente Le due Frida del 1939.

Dora Maar nacque nel 1907 e conobbe Picasso nel 1930, il periodo più florido del Surrealismo in Francia. Alcune delle sue opere più importnati, recentemente vendute da Sotheby’s, includono fotografie e disegni astratti, sopratutto di Picasso, con cui aveva una relazioni tormentata. Dorothea Tanning fu la moglie di Max Ernst, e visse 101 anni, morì nel 2012. L’immaginario surrealista dei sui dipinti degli anni ’40, e la sua vicinanza con gli altri artisti del movimento, fanno si che venga classificata come una pittrice surrealista, nonostante abbia sviluppato uno stile molto personale nel corso della sua carriera artistica che durò sei decenni. Tanning disse al New York Times in un’intervista del 2002, “Il Surrealismo è un pezzo di storia, è ha macchiato le coscienze di tutti”.