La cultura catalana e l’ossessione di Dalí per il cibo hanno contribuito a rivelare il suo incredibile immaginario che lo accompagnò durante tutta la sua vita, influenzando profondamente la sua produzione artistica.
La tematica del cibo è ricorrente in molti dei suoi capolavori, tra i quali il famoso orologio molle, rappresentato come un formaggio nell’opera “Persistenza della Memoria” (1931), frutto dell’elaborazione del sogno di una fetta di camembert francese nel momento della sua deformazione e scioglimento.
Molti dipinti realizzati da Salvador Dalí durante i primi anni ’20, illustrano la tematica del cibo e mostrano vegetali e frutti, piatti e brocche; ne sono un esempio “Natura morta con melanzane” (1922), “Natura morta” (1922), “Natura morta pesci con rosso ciotola” (1922).
Nella sua autobiografia “La mia vita segreta” è ampiamente descritta la passione per il cibo: “Per me, a sei anni, qualsiasi cibo gustato in cucina costituiva un peccato. I miei genitori mi permettevano tutto, tranne l'ingresso in quella stanza. E io me ne stavo ore intere sulla soglia dell'uscio vietato, con l'acquolina in bocca, sin quando mi si presentava l'occasione di scivolar dentro, nel mio luogo di delizie. E mentre le serve mi osservavano, ruggendo di gioia io acchiappavo un pezzetto di carne cruda o un fungo, e l'inghiottivo quasi strozzandomi, ma sentendomi inebriato dal sapore inaudito, dall'aroma affascinante della colpa e della paura. Dalí ricorda le cuoche della sua casa d’infanzia come “bestiali creature dalle mani arrossate…donne sudate …dalle grandi criniere”.
In una delle sue famose citazioni, Dalí disse: “A sei anni, volevo diventare cuoco. A dieci, Napoleone. Da allora in poi le mie ambizioni sono sempre andate crescendo”.
“Uova sul piatto senza piatto” (1932) è probabilmente una tra le più significative opere realizzate da Dalí su tema del cibo, illustrato come un elemento della realtà quotidiana che viene distorto e diventa protagonista della scena surreale elaborata attraverso il sogno.
Dalí descrisse nella sua autobiografia l’idea alla base della realizzazione di questo dipinto, elaborato come una sperimentazione dei “ricordi intrauterini” nel periodo precedente alla nascita, vissuto all’interno del grembo materno.
Per Dalí, le uova fritte sul piatto senza piatto, che aveva visto prima della nascita, erano grandiose, fluorescenti e molto dettagliate tra le pieghe ed i bianchi dalle tonalità leggermente bluastre.
Attualmente visitabile presso il Museo Dalí di San Pietroburgo in Florida, la pittura ad olio su tela “Uova sul piatto senza piatto” è stata esposta in tutto il mondo ed ammirata a Parigi, Londra, New York, Tokyo e Madrid.
Il forte legame tra l’arte ed il cibo è una tematica presente in tutta la storia dell’arte e le pitture post-impressioniste realizzate da Paul Cézanne alla fine del 1800, precedono le rappresentazioni delle nature morte di Dalí di circa 40 anni.
E’ interessante notare che il pittore milanese Giuseppe Arcimboldo nel Cinquecento realizzò le “teste composte”, illustrando alcuni ritratti con l’uso di frutta, fiori e vegetali dall’effetto geniale ed incredibilmente surreale.
La produzione artistica di Dalí è ricca di iconografie, spesso ripetute, inerenti a tematiche che spaziano dal cibo agli oggetti-feticcio, dalla morte al decadimento.
Per una bizzarra coincidenza, i due migliori ristoranti presenti al mondo, selezionati in seguito alla valutazione di cinquanta locali, da parte della rivista “Restaurant” del Regno Unito, sono ubicati entrambi in Spagna; si tratta del “El Cellear de ca Roca” a Girona e del “Mugaritz” a San Sebastian.
In merito al legame tra Dalí ed il cibo, non si può dimenticare il libro di cucina “Les Diners de Gala”, scritto da Salvador Dalí per la sua moglie e musa Gala, pubblicato nel 1973 e ristampato da Taschen nel 2016.
La scultura in bronzo “Venere spaziale” presenta un uovo posizionato a metà del busto femminile, simbolo di nascita, rinnovamento ed orientamento verso il futuro.
Con questa scultura iconica Dalí ha reso omaggio alla figura femminile, attraverso l’uso di elementi dagli spiccati contenuti simbolici capaci di suscitare forti suggestioni.