Alcune opere d’arte di Salvador Dalí sono attualmente visibili in Corea all’Hangaram Museum, presso il Seoul Arts Center, unitamente a lavori di Chagall e Buffet. L’innovativa mostra presenta oltre un centinaio di opere realizzate dai tre artisti, tra cui sculture, grafiche e mobili di Dalí.
I dipinti di Dalí in mostra sono
Giovane Narciso Dormiente, (1980)
L’Oeil Fleuri, (1944).
Le Grafiche di Dalí
Tra i lavori di grafica esposti si ritrovano numerosi esemplari facenti parte di Les Songes Drolatiques de Pantagruel (1973). Queste immagini pittoresche si ispirano ai giganti protagonisti del libro di Rabelais, Gargantua e Pantagruel, di ambientazione medievale. Dalí ha concentrato la propria attenzione sul collegamento tra il mondo letterario di Rabelais e quello artistico del suo contemporaneo Hieronymus Bosch, il cui universo delirante è stato esplorato attraverso queste grafiche.
I Mobili di Dalí
Il maestro catalano non fu solo pittore straordinario ma esplorò anche un ampio ventaglio di espressioni artistiche, dalla scultura alla letteratura, dal cinema alla moda, dai gioielli ai mobili. Il suo interesse per i mobili ebbe inizio negli anni Trenta, quando Dalí strinse amicizia con Jean Michel Frank, un progettista di mobili parigino, creando la collezione di mobili Dalí. L'interesse di Dalí era incentrato sulla trasformazione surrealista di oggetti pratici di uso quotidiano in oggetti di uso indeterminato. Il culmine di queste idee fu una stanza surrealista, montata originariamente nella casa londinese del grande mecenate di Dalí, Edward James. I mobili surrealisti scelti per la mostra qui a Seoul sono una lampada con le stampelle, uno dei motivi preferiti di Dalí, e un tavolo e divano a due posti (love seat) a forma di esse con sensuali braccia umane e piedi a forma di scarpe. Il vero pezzo forte di questa mostra di Dalí è però il Mae West Lips Sofa, il divano con le labbra rosse divenuto un'icona
I Tarocchi
Questi pezzi unici in gouache e collage costituiscono un set di carte dei Tarocchi create da Dalí negli anni Sessanta. Fu Gala, moglie di Dalì e musa di tutta una vita, ad alimentare l’interesse dell’artista per il misticismo. Dalì era affascinato dal misticismo e dall'occulto e sviluppò una forte attrazione nei confronti dei tarocchi, nati nel XV secolo come semplici carte da gioco.
Molte delle sculture in bronzo e degli oggetti in mostra sono in prestito dalla collezione Dalí Universe. Sculture di Dalí quali l’Elefante del Trionfo con le sue gambe impossibilmente lunghe e sottili come quelle di una zanzara, il Cabinet Anthropomorphique, e la sua icona più riconoscibile, l'orologio molle, raffigurato nella scultura in bronzo Danza del Tempo II.
La scultura in bronzo La Lumaca e l’Angelo racchiude due delle immagini preferite di Dalí, che ricorrono continuamente nel suo lavoro: lumache e angeli. La lumaca, uno dei feticci di Dalí, incorpora il paradosso della morbidezza (l'animale) combinata alla durezza (il guscio). Dalí utilizza un altro forte contrasto per accentuare ulteriormente le caratteristiche di ciascuna figura; il movimento lento della lumaca e la velocità del messaggero alato. Paradossalmente, quindi, alla chiocciola, simbolo universale dell’indolente trascorrere del tempo, sembra sia stato concesso il dono delle ali, cavalcando onde in fluido movimento.
L’Hangaram Art Museum è il primo e principale complesso artistico e culturale della Corea del Sud. La mostra è aperta fino al 25 settembre 2016; informazioni dettagliate sono disponibili all'indirizzo www.sac.or.kr.