Dalí e i Tarocchi

Giovedì, 5. Aprile 2018

Le opere d’arte originali che formano la collezione dei Tarocchi, facente parte della più ampia Collezione “Dalí  Universe”, rappresentano i “Tarocchi” universali e furono create da Dalí con la tecnica del collage, acquerello e gouache nel 1970. Dalí lavorò diligentemente su ciascun Tarocco per creare un’immagine a collage eterea e surreale, che evocasse i famosi personaggi dei Tarocchi, divinatori del passato, del presente e del futuro.

I Tarocchi  hanno origine nell'Italia del XV secolo sotto forma di un gioco di carte chiamato “trionfi”. Le prime carte di Tarocchi documentate risalgono al 1440-1450. Il gioco è però meglio conosciuto in epoca moderna come “trumps”, un gioco di carte inglese.

I Tarocchi di Dalí rappresentano la prima reinterpretazione degli Arcani Maggiori e Minori dal 1910, ed è l’unico mazzo a essere stato dipinto dal grande artista.

Fu Gala, moglie di Dalí e sua musa per la vita, ad alimentare l’interesse dell’artista verso il misticismo, ed è per Gala che queste meravigliose serie furono dipinte.

Le carte sono comunemente associate alla predizione del futuro e sono generalmente intese quali simboli sequenziali di crescita spirituale. Questo tema affascinava Dalí, la cui raison d’être artistica era di liberare l’inconscio dai vincoli della realtà quotidiana.

Dalí ha dato a ogni carta un proprio linguaggio immaginifico molto personale, mantenendo allo stesso tempo il simbolismo tradizionale.

La collezione è stata esposta solo in rare occasioni e illustra Dalí al meglio della sua creatività, quando si trovava all’apice dei suoi poteri immaginativi nel corso degli anni ‘70.