L’Orologio Molle è una delle immagini di Dalí più famose. Questi orologi che si sciolgono, diventati il suo “marchio di fabbrica”, hanno origine dal suo più famoso dipinto del 1931, La Persistenza della Memoria. Nel mondo di Dalí, il tempo non è rigido; è un tutt’uno con lo spazio ... fluido e senza limiti. L’inaspettata malleabilità dell’orologio implica che l’orologio stesso non può più funzionare, e, di conseguenza, perde ogni significato. Con l’uso di questo simbolo Dalí tentava di comunicare che la percezione umana del tempo cambia a seconda dell’umore e delle azioni.
Lo stile di Dalí è ricco di simboli e immagini ricorrenti, per lo più tratti dalla vita quotidiana; elaborati dalle esperienze infantili, fino alla successiva infatuazione per le teorie di Freud. Attraverso la sua arte, Dalí elaborava le proprie paure, la sessualità e i suoi oggetti preferiti, che a loro volta sono diventati simboli eterni dell’essenza stessa del suo pensiero surrealista. Un simbolo, in particolare,divenne l’icona più riconoscibile di Dalí; l’orologio molle, che si trova nell’intero corpus delle sue opere.
Gli Orologi Molli di Dalí
Le Formiche di Dalí
All’età di cinque anni Dalí vide un insetto mentre veniva divorato dalle formiche, del quale non rimase nulla, eccetto il guscio. Le formiche nei dipinti e nelle sculture di Dalí fanno riferimento alla morte e al declino, ricordando la mortalità dell’essere umano e la temporaneità. Rappresentano inoltre l’irrefrenabile desiderio sessuale.
Le Uova di Dalí
L’uovo è un altro motivo daliniano data la dualità dell’esterno duro e dell’interno molle. Dalí collega l’uovo alle immagini prenatali e all’universo intrauterino, simboleggiando, pertanto, la speranza e l’amore.
Le Stampelle di Dalí
Da ragazzo, Dalí trovò una vecchia stampella in soffitta, e ne fu immediatamente affascinato. L’oggetto diventa per lui un feticcio, gli dà sicurezza, e si trasformerà in seguito in un motivo familiare nella sua opera. Fondamentalmente, la stampella simbolizza qualcosa o qualcuno di debole e incapace di reggersi da solo: essa offre sostegno, forza e stabilità. Il simbolo della stampella può anche essere considerato una rappresentazione della tradizione, in quanto sostiene importanti valori umani.
Elefanti di Dalí
L’immagine dell’Elefante appare per la prima volta nei quadri di Dalí nel 1941, nel dipinto Sogno Causato dal Volo di un’Ape, per poi incarnarsi come simbolo nel famoso dipinto dell’artista del 1946, La Tentazione di Sant’Antonio. Gli elefanti di Dalí hanno zampe lunghe e sottili, che accentuano il contrasto tra la robustezza e la fragilità, e l’idea di assenza di peso pur con una struttura. Gli elefanti si muovono graziosamente senza alcuno sforzo, in un’atmosfera impalpabile.
I Cassetti di Dalí
I cassetti nell’opera di Dalí hanno origine dall’influenza di Freud e della psicanalisi sull’artista: “il corpo umano è pieno di cassetti segreti che solo la psicanalisi è in grado di aprire”.
I cassetti rappresentano desideri nascosti e la sensualità segreta delle donne. Dalí li rappresenta spesso leggermente aperti, a suggerire che i segreti che essi custodiscono sono ormai noti e non vi è più bisogno di temerli. I cassetti simboleggiano inoltre segreti nascosti, ricordi e il subconscio, esprimono la nostra naturale tendenza a esplorare quanto vi è di chiuso e il fascino del mistero.
Le Lumache di Dalí
La lumaca occupa una posizione importante nell’universo daliniano, in quanto è strettamente collegata a un evento significativo nella vita dell’artista: il suo incontro con Sigmund Freud. Dalí credeva che niente gli succedeva per caso e rimase affascinato quando vide una lumaca su una bicicletta fuori dalla casa di Freud. Collegò la lumaca alla testa umana, in particolare alla testa di Freud. Come per l’uovo e l’aragosta, i gusci duri e l’interno molle delle lumache affascinavano Dalí e la geometria delle loro curve lo incanta